1965 Satisfaction

01. Wooly Bully – Sam the Sham and the Pharaohs.
02. I Can't Help Myself – Four Tops.
03. (I Can't Get No) Satisfaction – The Rolling Stones.
04. You Were on My Mind – We Five.
05. You've Lost That Lovin' Feelin' – The Righteous Brothers.
06. Downtown – Petula Clark.
07. Help – The Beatles.
08. Can't You Hear My Heartbeat – Herman’s Hermits.
09. Crying in the Chapel – Elvis Presley.
10. My girl – The Temptations.

Le prime dieci della Billboard annuale.

In quegli anni Bob Dylan divenne il personaggio più influente della musica americana. Era sostanzialmente un folksinger, ma i suoi testi spaziavano dalla protesta politica all'intimismo, dall'elogio del Signore a quello della droga. Scardinò gli equilibri nella musica leggera ed ebbe torme di fans che pendevano dalle sue labbra come se fosse il messia. Lui un po' ci credeva, e quando c'era da profetizzare a vanvera non si tirava indietro. Purtroppo la sua chiaroveggenza non riusciva a spiegare come mai gli Animals e i Byrds vendessero più copie di House of the rising sun e di Mr. Tambourine man rispetto a lui.


Bob Dylan attacca la spina.

Ma nel '65, come Siddharta sotto il fico, vide la luce: bisognava attaccare la spina. A Newport, davanti a schiere di fedeli sconcertati, suonò con la chitarra elettrica. Nel mondo i fans gridarono allo scandalo (si fa per dire), e le loro credenze vacillarono, ma le vendite dei dischi di Dylan aumentarono.


Anche se non sembra, sono insoddisfatti!

Molto meno ieratici di Dylan, i Rolling Stones, non si vergognavano di offendere il comune senso del pudore e Satisfaction venne bandita dalla BBC e dalle radio USA. Ma, strafottenti come erano, se ne infischiarono e alla fine, nonostante la censura, la canzone più emblematica dell'anno divenne anche la più venduta. Ma, come diceva la canzone, gli Stones non erano soddisfatti: volevano guadagnare di più.

Il processo di diversificazione si accentuò. A fianco del British rock, che rappresentava il nuovo principale filone del pop, presero forza l'R&B, ormai accettato dai bianchi, e il Soul, grazie anche all'esordio in classifica del "Godfather of Soul", James Brown.

Tutti questi cambiamenti confusero Carole King, che non sapeva più a chi far cantare le sue canzoni. Cominciò anche a seccarsi del marito e della sua sfiducia nelle sue capacità canore.

Altre canzoni del 1965

Ennio Morricone – Per un pugno di dollari
Gemelle Kessler – La Notte è piccola (per noi)
Rokes – C'è una strana espressione nei tuoi occhi

Anno seguente

Successi del 1965

Animals – We gotta get out of this place
Beach Boys – California Girls
Beatles – Help
Beatles – Michelle
Beatles – Norwegian Wood
Beatles – Ticket to ride
Beatles – We Can Work It Out
Beatles – Yesterday
Bob Lind – Cheryl's Goin' Home
Bob Dylan – Like a rolling stone
Bob Dylan – Subterranean Homesick Blues
Bob Dylan – Subterranean Homesick Blues
Brogues – I Ain't No Miracle Worker
Byrds – Mr. Tamburine man
Byrds – Turn, Turn, Turn
Elvis Presley – Crying in the Chapel
James Brown – I feel good
James Brown – Papa's Got A Brand New Bag
Kinks – A Well Respected Man
Otis Redding – I've Been Loving You Too Long
Righteous Brothers – Unchained Melody
Roger Miller – King of the road
Rolling Stones – Satisfaction
Sam the Sham – Wooly Bully
Sonny & Cher – I got you babe
Supremes – Stop, in the name of love
Temptations – My girl
Tom Jones – It is not unusual
Tom Jones – What's New Pussycat?
Who – My generation
Wilson Pickett – In the midnight hour

Film del 1965

Ciao Pussycat (What's New, Pussycat?), di Clive Donner, con Romy Schneider, Paula Prentiss, Capucine, Ursula Andress. Peter O'Toole, col complesso di piacere troppo alle donne, va in cura dallo psicanalista Peter Sellers, facendolo impazzire d'invidia. Primo film interamente scritto da Woody Allen, che si accontenta del ruolo di aiutante di spogliarelliste a cambiarsi. Trabocca di battute e finisce in pochade. Quasi il più grande film di tutti i tempi.


Paula Prentiss

La collina del disonore (The Hill), di Sidney Lumet. Con Sean Connery. Vita da condannati in un campo di punizione militare. Film da uomini.

Come uccidere vostra moglie (How to Murder your Wife), di Richard Quine. Il cartoonist Jack Lemmon sposa Virna Lisi mentre è ubriaco e, quando gli passa la sbornia, cerca di eliminarla. Divertente.

L'uomo di Hong Kong (Les tribulations d'un chinois en Chine), di Philippe De Broca. L'annoiato Jean-Paul Belmondo stipula un'assicurazione sulla vita che beneficerà la fidanzata se verrà ucciso entro un mese. Da quel momento la noia gli passa. Quando lo vidi da ragazzo mi piacque moltissimo, ma oggi da come mi guarda mia moglie non dev'essere un granché.

7 uomini d'oro, di Marco Vicario, con Philippe Leroy, Rossana Podestà. Anche questo mi piacque tanto, ma non mi ricordo di che parlava.

Per qualche dollaro in più, di Sergio Leone, con Clint Eastwood. Secondo spaghetti-western della trilogia leonina. Senza infamia.

Vanno citati, ma andrebbero rivisti per giudicarli oggi: Il caro estinto (The Loved One), di Tony Richardson, con Rod Steiger e James Coburn, e L'uomo del banco dei pegni (The Pawnbroker), di Sidney Lumet, con Rod Steiger.

Chi ha tempo da perdere può vedere: Tutti insieme appassionatamente (174'); Il dottor Zivago (190'); La grande corsa (150'). Passatempi più brevi: Signore e signori; I complessi.


Natalie Wood



Pubblicato il 3 febbraio 2009; ultima modifica il 7 dicembre 2011.

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