1962 Ballano tutti

01. Stranger on the Shore – Acker Bilk.
02. I can’t stop loving you – Ray Charles.
03. Mashed Potato Time – Dee Dee Sharp.
04. Roses Are Red (My Love) – Bobby Vinton.
05. The Stripper – David Rose.
06. Johnny Angel – Shelley Fabares.
07. The Loco-motion – Little Eva.
08. Let Me In – The Sensations.
09. The Twist – Chubby Checker.
10. Soldier Boy – The Shirelles.

Le primi dieci della Billboard annuale.

Visto l’enorme successo di Twist Again, il cauto Checker pensò di rimanere nel filone del twist e, per non rischiare troppo, ripropose The Twist, il suo disco di due anni prima. Gli andò bene anche stavolta e il Twist ritornò al vertice. D'altra parte, sembrava che tutti non volessero altro che danzare e le classifiche erano affollate da canzoni che proponevano i balli più strambi.

In linea con la moda del momento, gl’Isley Brothers fecero il loro più grande successo: Twist & Shout (questa volta a vendere più copie sarebbe stata la versione dei Beatles).


I Beatles nell'antichità.

Per continuare a comporre dopo la nascita della figlia, Carole e Gerry presero una baby-sitter di nome Little Eva. Era una ragazza simpatica che, per tenere buona la bimba, le danzava intorno in maniera bizzarra. Ispirati, i Goffin scrissero e produssero per lei The Loco-motion. La canzone diventò numero 1 in USA nel giugno 1962 (Una ventina d’anni dopo Kilye Minogue la riprese facendola ritornare in classifica). Carole King pensò: Certo la bimba è ancora piccola, mica potevo cantarla io!


Little Eva

Il twist segnò un'epoca. In Italia (un paese sostanzialmente refrattario al rock 'n' roll) il twist è la musica più antica che la gente sia disposta a ballare ancora oggi. Antesignano della disco music, il twist stabilisce la data di partenza dalla quale le canzoni possono ancora essere proposte ai party. Naturalmente questo effetto si nota di più nelle feste di una certa età, ma il fenomeno è complesso e non ancora spiegato.

Infatti, si osserva che, benché anche molti ragazzi ballino il twist, la loco-motion o le altre bislacche danze dei primi anni sessanta, sia i giovani sia gli attempati si astengano dal dimenarsi con la musica del decennio successivo. Mentre invece entrambi ballano alla disco music della fine degli anni settanta. E' un fenomeno osservato regolarmente e la scienza non è riuscita a trovare una spiegazione.

Per aiutare la scienza a risolvere quest’arcano, segnalerò con questo colore dorato le canzoni irresistibili per tutti, e con questo colore argentato quelle che fanno presa solo su un settore di aficionados. Potrete metterle alle vostre feste per vedere la reazione degl’invitati, e coi dati delle vostre osservazioni aiuterete la scienza a sciogliere l’arcano.


The Four Seasons

Successi del 1962

Ballabili
Chubby Checker – Limbo Rock
Isley Brothers – Twist & Shout
Little Eva – The Loco-motion
Pat Boone – Speedy Gonzales
Chubby Checker – The twist
Elvis Presley – Return to sender

Beach Boys – Surfin’ safari
Beatles – Love Me Do
Booker T – Green Onions
Brian Hyland – Sealed With A Kiss
Bruce Channel – Hey Baby
Contours – Do You Love Me
Chubby Checker – Slow twistin’
Chris Montez – Let's dance
Dion – Ruby baby
Elvis Presley – Can’t help falling in love
Emilio Pericoli – Al di là
Four Seasons – Big girls don’t cry
Four Seasons – Sherry
Peter, Paul and Mary – If I Had A Hammer
Ray Charles – I can’t stop loving you
Tony Bennett – I left my heart in San Francisco

Altre canzoni del 1962

Hermanos Rigual – Cuando calienta el sol
Giorgio Gaber – Trani a go-go
Los Marcellos Ferial – Cuando calienta el sol
Tony Renis – Quando quando quando

Anno seguente

Nel '62 anche un italiano entrò nelle classifiche USA, ma per carità di patria, non ripeterò il titolo della sua canzone. Il rock 'n' roll ripeteva stancamente se stesso e all'orizzonte americano non si scorgeva nulla che potesse ereditare la sua popolarità. Il Soul era già presente, ma non sembrava in grado di sostituirlo. Comunque, la gente ballava ed era contenta così. In fondo erano i favolosi anni sessanta, i soldi sembravano abbondare dappertutto, perché cercare il pelo nell’uovo? Solo perché Kennedy e Krusciov arrivarono a un passo dalla terza guerra mondiale durante la crisi di Cuba? Suvvia…


Sei tu che hai cominciato.

Le cose importanti furono altre e tutte positive: Andy Warhol dipinse le scatole di zuppa Campbell e a Houston inserirono per la prima volta il silicone nelle tette di una donna. Per quanto mi riguarda, avendo l’album su cui incollarle, quell’anno non ebbi problemi con le figurine. Avevo nove anni, ma ricordo con dispiacere un affare mancato: il vicino di fronte comprò la 600 e svendette la vespa verde che aveva. Era una bellissima faro basso e io implorai mio padre di comprarla: tremila lire era il prezzo di una bicicletta nuova! Non ci fu nulla da fare, mio padre era nato lambrettista e sempre lo sarebbe stato.


So' soddisfazioni!

A Londra debuttarono i Rolling Stones, suonando la roba che gli piaceva: cover di blues, soul e rock 'n' roll anni '50.

Film del 1962

L'affittacamere (The Notorious Landlady), di Richard Quine. Il diplomatico americano Jack Lemmon prende una stanza in affitto da Kim Novak, il cui marito è sparito misteriosamente. L'ambasciatore Fred Astaire è preoccupato, il film è ottimo.

Agente 007, licenza di uccidere (Dr. No), di Terence Young. Con Sean Connery e Ursula Andress, che altro c'è da dire.


Il primo bikini dell'età moderna.

Che fine ha fatto Baby Jane? (What ever Happened to Baby Jane?), di Robert Aldrich. Con Bette Davis e Joan Crawford la cattiveria è assicurata, passabile.

Divorzio all'italiana, di Pietro Germi. In una Sicilia assolata il barone Mastroianni s'invaghisce della cuginetta Stefania Sandrelli e per poterla sposare ammazza la moglie con un delitto d'onore. Il più grande film di tutti i tempi.

Il sorpasso, di Dino Risi. Il cialtrone Gassman trascina il timido Trintignant in una scorrazzata sull'Aurelia, fino ad ammazzarlo a Livorno. Bello il film, bellissima l'Aurelia.


L'Aurelia.

Totò Diabolicus, di Steno. Totò interpreta quattro fratelli (e sorelle) che si contendono l'eredità e vengono misteriosamente assassinati. Uno di quelli buoni.

La marcia su Roma, di Dino Risi. Gassman e Tognazzi marciano su Roma, ma ad Orte prendono il treno. Ottimo.


Siamo a Mantova, giusto?



Pubblicato il 31 gennaio 2009; ultima modifica il 6 febbraio 2021.

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