Le isole del Canale di Sicilia (bozza)         English version


I fondali (in verde) del Mediterraneo emersi durante l'era glaciale (-120 m rispetto ad oggi).

La figura a lato mostra l’aspetto del Canale di Sicilia, ricavato dalla mappa batimetrica della Marina Italiana, quando il livello del mare fu 90 m più basso di oggi, all'incirca corrispondente al periodo del MWP 1a. Può dare un'idea approssimativa dei territori costieri interessati dall'ondata di caldo che sopravvenne, sui quali si sarebbero potute sviluppare nuove tecniche di approvvigio-namento.

È interessante notare la presenza di un arcipelago, che avrebbe reso agevole navigare a vista tra la Tunisia e la Sicilia. Un arcipelago che, all'innalzarsi del livello del mare di una trentina di metri, avrebbe perso qualche isola, ma avrebbe continuato ad esistere, almeno fino al MWP 1b.

Il vantaggio di occupare il punto di collegamento marittimo tra due continenti dev’essere stato notevole. Nello stesso periodo, nell’Egeo nascevano rotte "regolari" per rifornirsi dell’ossidiana di Melos e qui, in mezzo al Canale, c’era l’ossidiana di Pantelleria. In più, in Sicilia c’erano anche animali e uomini da razziare.

In pratica, le tribù africane che avessero occupato le isole del Canale di Sicilia, oltre ad una terra fertile ed un mare pescoso, avrebbero avuto accesso anche all'ossidiana di Pantelleria e ai "beni" siciliani.



Il Canale di Sicilia a -90 m rispetto ad oggi. (Rapisarda 2008).


Il Canale di Sicilia oggi.

Sapendo navigare, forse avrebbero scelto di abitare nei posti più facili da difendere e da cui poter fuggire via mare senza difficoltà: per esempio un’isoletta vicino alla costa, dotata di un porto sicuro.


La batimetria dei banchi Avventura e di Graham. I cerchi rossi evidenziano sei fondali che furono sicuramente isole durante lo Younger Dryas e dovettero affrontare le catastrofi del MWP 1b (mappa da EMODnet 2015).

Non lontano da Mazara, nell'angolo sud occidentale della Sicilia, il grande e poco profondo fondale chiamato Banco Avventura è stato, nel corso del tempo, dapprima una penisola, e poi un arcipelago lungo la rotta che univa la Sicilia alla Tunisia.

Di fronte ad esso, la Tunisia si protendeva in mare verso est con una grande pianura alluvionale (che inglobava l'isola di Lampedusa). Porzioni di questa pianura sopravvissero al MWP 1a e subirono il riscaldamento del Bølling-Allerød.

Qualche millennio più tardi, alla fine dello Younger Dryas, la conformazione geografica era cambiata. Con un livello del mare soltanto una cinquantina di metri più basso di oggi, gran parte del Banco Avventura e della pianura alluvionale tunisina erano sommersi, ma un arcipelago era ancora là a permettere una facile connessione tra i due continenti e l'accesso all'ossidiana di Pantelleria. La sua importanza strategica è innegabile ed è improbabile che se la regione fosse stata abitata non lo sarebbero stati i suoi punti più convenienti, come l'isoletta di fronte a Mazara o qualcuna di quelle sulla rotta per Pantelleria.



Map of the Strait of Sicily obtained from the -50 m isobath provided by EMODnet (2015). The dotted line indicates the present Sicilian shoreline; notice the small island closing a small gulf near Mazara and the larger one (Pantelleria Vecchia) on the route from there to Pantelleria.

The Avventura bank is surrounded by volcanoes, subject to their local geological movements, thus reconstructing its exact coastline is rather complex, but it is worthwhile to take a look at one of these underwater volcanoes, lying only thirty miles away.

Graham bank is a submarine volcano, located about thirty miles south of Sciacca. For most of the time it is entirely submerged, but during its occasional eruptions it may manage to emerge (to become Graham Island or Isola Ferdinandea). The last time that it happened was in 1831 and nearly triggered a war for its possession between Britain, France and the Kingdom of Naples. However, before the start of hostilities, it had the good taste to sink and the dust settled.

Graham bank is not an isolated, small volcano, as it was believed for a while, but one of the summit cones of a much larger submarine volcanic building, named Empedocles, located at 37° 10’ N, 12° 43’ E (of which the Terribile bank is another cone, for the moment quiet). In fact, the Strait of Sicily is dotted with volcanoes, submarine and not (Pantelleria and Linosa are two emerged examples), and even vast areas of the Avventura Bank are made of volcanic rocks (Colantoni 2011).

Needless to say, an explosive eruption happening few tens of miles away, possibly accompanied by an earthquake and a tsunami, would have been a dramatic way to delete human life on the islets of the Strait of Sicily (precisely in the manner described by Plato).

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[1] Modified from “Model of global elevations during the peak of the last Ice Age".
The Global Land One-km Base Elevation (GLOBE) Project -
National Geophysical Data Center - NOAA.
http://www.ngdc.noaa.gov/mgg/topo/pictures/GLOBALsealeveldrop110m.jpg

[2] http://www.emodnet.eu/bathymetry

Bibliografia.

Colantoni, P. (2011). Rischio Vulcanico. Progetto Offshore Ibleo. Sealine Panda–Argo–Cassiopea. Tech. rep. ENI - Div. E&P.

EMODnet (2015). European Marine Observation and Data Network. URL: http://www.emodnet.eu/ (visited on 05/14/2015).

Lambeck, Kurt, Fabrizio Antonioli, Anthony Purcell, Sergio Silenzi; Sea-level change along the Italian coast for the past 10,000 yr. Quaternary Science Reviews 23 (2004) 1567–1598.

Rapisarda, M. (2008). “The hypothesis of an Ice Age settlement in the Straits of Sicily”. In: SOMA 2005. Proceedings of the IX Symposium on Mediterranean Archaeology. (Chieti, Italy, Feb. 24–26, 2005). Ed. by O. Menozzi, M. L. Di Marzio, and D. Fossataro. Vol. 1739. BAR International Series. Oxford, England: Archaeopress – Publishers of British Archaeological Reports, pp. 267–274.



Pubblicato il 22 novembre 2014; ultima modifica il 22 marzo 2017.

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