Zacinto


Diakofto - Kilini, 130 km.54

Basta storia, adesso italiano. Per provare la sua conoscenza del Foscolo, il lettore dovrà rispondere alla canonica domanda di Fiordilino:55

All’ombra dei cipressi e dentro l’urne confortate dal pianto, è il sonno della morte men duro?:
◽️Sì.
◽️No.
◽️Altro. Specificare.
Commento scritto e spiegazione orale.

Adesso non ci resta che cercare le sacre sponde ove il suo corpo fanciulletto giacque. Dubito che l’impronta sia ancora là; noi, comunque, andiamo alla spiaggia di Laganà, che è la più riparata, ha la sabbia più fine e ci vengono le tartarughe carette carette a deporre le uova. Poi se il mare ha cancellato l’impronta, pazienza.

Il tempo è gentile con noi. Il sole di maggio è caldo, l’acqua fresca, la spiaggia è profonda e quasi deserta. Virgilia si toglie i jeans e la maglietta, sotto ha un piccolo bikini verde acqua, ammazza come lo riempie bene, nemmeno uno spigolo. C’est si bon 56 si sdraia al sole, mi metto in costume anche io. Con voce flautata le dico:
- Lo sai che hai due occhi bellissimi?
- Li vedi attraverso il costume?
Alle volte Virgilia mi sembra meno ingenua di quanto sia.

Meglio riprendere la lettura di Plinio. Vediamo, De Panormi Disputatione (la disputa di Palermo),“Ma come può uno di Bruxelles avere mai il talento di un Palermitano”. Questa frase, pronunziata da un commensale ad un banchetto, aveva acceso la rivalità tra i Palermitani, che la consideravano una verità ovvia, e una delegazione di Catanesi, per i quali: “Non solo uno di Bruxelles, ma perfino un messinese ha più talento di qualunque palermitano”.

Gli animi si erano ben presto riscaldati e i contendenti stavano venendo alle mani, quando decisero di rimettere la questione a Parissarma di Samo e ad Αγεσαρχο 57 di Metaponto.

Parissarma affermò che pur non sapendo nulla, sapeva che anche gli altri non sapevano nulla, e quindi un palermitano poteva saperne al massimo quanto uno di Bruxelles, ma non di più.

Agesarco accusò allora Parissarma di mentire: asserendo di non sapere nulla, come faceva a sapere che i Palermitani erano ignoranti?

Parissarma corresse la sua affermazione, sostenendo di sapere soltanto una cosa: che erano tutti ignoranti.

- Ma se nessuno sa nulla, come fa Parissarma a saperlo, essendo uno come gli altri? Evidentemente la risposta è un’altra: siete tutti ignoranti, ma Parissarma non può saperlo. - sostenne Agesarco.

A questo punto la disputa venne interrotta dai cittadini irritati, che iniziarono a tirare sassate sugli oratori.

Quindi, effettivamente, Parissarma non sapeva nulla, in accordo coi giudizi di Gorgia e di Empedocle su Quello di Samo. Sappiamo anche che non aveva una grande stima della sapienza altrui. Ma perché Empedocle ce l’aveva tanto con lui?

Capitolo seguente


[54] Diakofto, 50 km, Patrasso, 60 km, Andravida, 15 km, Kilini, traghetto, Zacinto.
Da Diakofto, sulla nazionale 8 verso ovest, troviamo Patrasso, dopo aver superato Egio e Rio. Continuando sulla nazionale 9 verso Pirgos (che non raggiungiamo in questa tappa) incontriamo Andravida, dove c’è la deviazione per Kilini. A Zacinto si può visitare la grotta azzurra, alla punta nord dell’isola, tanto ci si va dal mare..

[55] Emilio Fiordilino, circa 1975.

[56] È così bona.

[57] Agesarco.


Pubblicato il 25 novembre 2011; modificato il 12 luglio 2013.

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