Energia primaria.....100 %
Energia utilizzabile....67 %
Le statistiche dicono che il 40% dell’energia primaria viene trasformata in elettricità, mentre il 30% va nei trasporti, il 20% nei consumi industriali e il 10% in quelli residenziali.
Il petrolio greggio è una fonte primaria, la benzina verde invece è energia utilizzabile. Se ne mettiamo un litro nel serbatoio, grosso modo possiamo percorrere una quindicina di chilometri. E avremo soddisfatto il nostro bisogno di spostamento.
Anche l’energia elettrica è il risultato della trasformazione di energia primaria. Come la benzina verde, non è un prodotto finale. Il prodotto finale è la luce in casa la sera, o il funzionamento di un tornio, o un viaggio in treno, cioè di nuovo la soddisfazione di un bisogno residenziale, industriale o di trasporto.
In definitiva, tutta l’energia serve per soddisfare uno di questi tre bisogni. Per questo sarebbe meglio razionalizzare l’uso all’origine. Un classico spreco è usare l’elettricità per il riscaldamento: il 60% del calore viene perso nella centrale elettrica e la rete porta solo il 40% dell’energia originale. Se bruciassimo il combustibile direttamente nella caldaia dell’impianto di riscaldamento otterremmo due volte e mezzo più calore.
Il trasporto richiede un’alta densità di energia (in modo da non portarsi dietro troppo peso), mentre far andare un altoforno o illuminare un palazzo no. Questo vuol dire che un combustibile fossile come il petrolio, che ha un’alta densità di energia, dovrebbe essere riservato al trasporto. Visto che un giorno finirà, è uno spreco bruciarlo per generare elettricità o nella caldaia di un impianto industriale.
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