Produzione e consumo (bozza)


In quarant'anni la produzione di energia è raddoppiata.
IEA, Key World Energy Statistics 2013.

Anche il consumo è raddoppiato.
IEA, Key World Energy Statistics 2013.

There are nine million bicycles in Beijing.

Energia primaria.....100 %
Energia utilizzabile....68 %

Come già detto, la fonte più attendibile per sapere i fatti dell’energia è l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA). Nel 2011, secondo gli ultimi studi, accessibili gratuitamente sul web, nel mondo sono stati prodotti più di 13 mila Mtoe [1] di energia primaria che sono stati trasformati in quasi 9 mila Mtoe di energia utilizzabile.

Notate che in inglese l’energia primaria viene definita produzione (o offerta) (supply) e quella utilizzabile consumo (consumption). Naturalmente la differenza tra l'energia prodotta e quella consumata è quella perduta nella trasformazione.

Dal punto di vista dell’impatto ambientale ciò che preoccupa è evidentemente la produzione di energia primaria. Ma, visto che a noi interessa quella utilizzabile, in teoria, migliorando l’efficienza di conversione, si potrebbe anche aumentare il consumo, pur riducendo la produzione. Ma è un suggerimento puramente accademico, dato che la produzione di energia primaria continua comunque a crescere.

Cambiare fonti potrebbe essere una via: non tutte le risorse energetiche hanno lo stesso impatto ambientale. Che bruciare i combustibili fossili sia una delle cose peggiori da fare lo sanno tutti, ma il guaio è che anche le altre forme di energia hanno i loro aspetti negativi.

Dal punto di vista globale le figure a lato dicono diverse cose interessanti.

Primo: negli ultimi 40 anni la produzione è più che raddoppiata, aumentando quasi costantemente anno dopo anno. Per di più, la fonte che è cresciuta maggiormente negli ultimi 10 anni è stata il carbone. Evidentemente, le preoccupazioni per il riscaldamento terrestre, enunciate negli anni ’90, hanno avuto molto effetto sulle dichiarazioni dei politici, ma nessuno sulle emissioni di CO2.

Secondo: l’unico effetto reale sulla produzione ce l’hanno avuto le crisi petrolifere degli anni ’70 e ’80 e la crisi finanziaria del 2008. Chi avesse a cuore la temperatura del pianeta sa cosa deve augurarsi.

Terzo: il consumo di petrolio ha la parte del leone dell’energia utilizzabile ed è in costante aumento. Oggi il petrolio viene utilizzato prevalentemente per i trasporti e non più, come quarant’anni fa, per l’elettricità o il riscaldamento (indovinate quale paese continua ad usarlo per l’elettricità). Anche se è di conforto sapere che non venga più sprecato vergognosamente, è pensabile immaginare una riduzione del suo consumo in dieci o vent'anni?

Decidete voi: nel 2011 sono state prodotte circa 60 milioni di auto, di cui 20 milioni in Cina. Se i cinesi, come sembra, hanno deciso di farsi la macchina, sarà difficile impedire che 300 milioni nuove auto si aggiungano in dieci anni al miliardo circolante oggi. Pensate che i consumi di petrolio diminuiranno? A me solo una cosa sembra prevedibile: l'aumento della benzina.

C’è un’altra cosa che non ci saremmo aspettati, visto il continuo progresso delle tecnologie: negli ultimi quarant’anni l’efficienza di conversione in utilizzabile è passata dal 76% al 68%.

Come mai questa diminuzione di efficienza? Perché è aumentata la percentuale di energia elettrica, che è quella che spreca di più per la sua produzione.

Insomma, visto che difficilmente i cinesi rinunceranno alla macchina, per limitare l’impatto ambientale le cose da fare sembrano principalmente due: auto che consumino meno ed elettricità prodotta in maniera meno inquinante.


Ma in quarant'anni l'elettricità è quadruplicata. Fonte IEA, 2013.


[1] Mtoe vuol dire Million ton oil equivalent, cioè l'equivalente dell'energia prodotta da un milione di tonnellate di petrolio.


Pubblicato il 20 febbraio 2012; ultima modifica il 22 ottobre 2012.

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