L'energia idroelettrica (bozza)


Fig. 1.

Fig. 2.

Fig. 3.

Energia primaria .... 100 %
Energia idroelettrica ... 2 %

Definire l'energia idroelettrica una fonte primaria è inesatto. La fonte primaria è in realtà l'energia potenziale gravitazionale dell'acqua posta ad una certa quota. Nello scorrere verso quote più basse, l'energia potenziale si trasforma in cinetica e il flusso d'acqua può muovere una turbina che produce elettricità. Ma, per semplicità, rispetteremo la convenzione.

Dopo i combustibili fossili, l’acqua è la seconda produttrice di energia elettrica, ne produce addirittura un po’ di più del nucleare. Utilizzare la forza dell’acqua che scorre dalle montagne al mare è la cosa concettualmente più pulita che si possa pensare, anche perché al mare ci finisce in ogni caso, perdendo comunque tutta la sua energia potenziale. Si tratta inoltre di una tecnologia ben sperimentata: già gli antichi Romani utilizzavano le ruote ad acqua per macinare il grano o per sollevare pesi.

Sulle montagne, l'acqua ce la porta la pioggia, grazie all’energia solare che la fa evaporare dal mare. L’energia dell’acqua è quindi rinnovabile. Inoltre, anche se non venisse sfruttata, verrebbe persa comunque, perché l’acqua finisce in mare in ogni caso. Inoltre l'energia cinetica dell'acqua può essere trasformata quasi completamente in energia elettrica. Per questo motivo l’energia idroelettrica viene contabilizzata al valore “netto”.

Il problema è che per avere molta energia, ci vuole molta acqua e molto dislivello. Il che significa costruire una grande diga che inondi una grande valle per formare un grande lago. In Cina la diga delle tre gole (Three Gorges Dam) ha provocato il trasferimento di un milione e trecentomila persone, l’allagamento di città, di campagne, di foreste, l’annegamento di innumerevoli animali, lo sconvolgimento geologico della regione e l’alterazione dell’equilibrio ecologico locale.

Questo quando le cose vanno bene. Quando le cose vanno male, per esempio quando la diga crolla, o una frana fa straripare l’acqua del lago artificiale, come successe in Vajont nel 1963, i paesi a valle della diga vengono inondati e distrutti. Il bacino del Vajont era circa 500 volte più piccolo di quello delle Three Gorges Dam eppure riuscì a fare duemila morti in un colpo solo. Per avere un paragone, i morti causati dall’incidente nucleare di Chernobyl sono stati la metà (ufficialmente solo una cinquantina, ma un migliaio è la stima più realistica fatta da diversi organismi indipendenti).

Siccome i morti causati dal crollo di una diga si contano facilmente, a parita di kWh l’energia idroelettrica risulta la più letale sul mercato. Può darsi che gli effetti di lungo termine dei fumi delle centrali termoelettriche siano più pericolosi, ma di certo sono difficili da contabilizzare. Anche perché chi vive in città è molto più esposto ai gas di scarico locali che ai fumi di una centrale distante 50 km.

Comunque, a prescindere dalle considerazioni sull’ambiente e sulla pericolosità, il fatto è che nell’occidente industrializzato, i bacini idroelettrici che si potevano costruire facilmente sono già stati costruiti. Lo si può vedere nelle figure 1) e 3) a fianco: negli ultimi trent’anni l’energia idroelettrica prodotta in occidente non è aumentata e non si prevede che possa aumentare nei prossimi quaranta.

In futuro, la produzione di energia idroelettrica aumenterà (potrebbe anche raddoppiare in cinquant’anni) ma quest’aumento riguarderà l’Africa, l’Asia e il Sud America, non noi. E nonostante ciò la sua quota percentuale sul totale di energia elettrica diminuirà.

In definitiva, l’energia idroelettrica continuerà a dare il suo apporto, anzi lo aumenterà, ma non potrà sostituire nemmeno in parte l’elettricità prodotta dai combustibili fossili.

Negli Usa, in teoria si potrebbero realizzare nuovi grandi bacini. Ma chi pensa veramente che unire e sommergere la regione dei grandi laghi con una diga prima delle cascate del Niagara sia un progetto fattibile? Il voto di chi abita a Chicago o Detroit (per nominare solo due delle città che verrebbero sommerse) lo mette in conto?


Pubblicato il 20 febbraio 2012; ultima modifica il 29 ottobre 2012.

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